Il quartetto di Clemson emerge da un sogno lucido molto realistico e crudo, per nulla simile alla favola vissuta in precedenza con l’Essicatore.
Come a voler fare eco a questa aria lugubre, problemi inquietanti e quantomai reali si affastellano gli uni sugli altri. Pare che avere un’agenzia investigativa sia tutt’altro che un gioco.
Come reagiranno dei semplici ragazzini a questa vagonata di difficoltà?